Il diritto di famiglia regola numerose procedure legali e amministrative che riguardano il matrimonio, come il rapporto tra i coniugi, il rapporto fra genitori e figli e la gestione dei beni dei coniugi (che può essere in comune o separata).

Nello specifico, il diritto di famiglia si occupa della gestione e tutela dei rapporti familiari e di tutte le problematiche ad esso inerenti, come ad esempio l’affidamento dei figli, gli assegni di mantenimento, le successioni ed eredità e la separazione dei beni.

L’obiettivo di un notaio è quello di risolvere le questioni di natura economica riguardanti i rapporti tra le persone all’interno della famiglia.

Diritto di famiglia e affidamento dei figli

A seguito della cessazione di convivenza dei genitori il giudice stabilisce l’affidamento dei figli, che definisce la ripartizione della responsabilità genitoriale sui figli minorenni. L’affido vale sia per le coppie di fatto, che per separazioni e divorzi.

 

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Esistono due tipologie di affidamento:

  • l’affido esclusivo, ovvero l’affidamento ad un solo genitore, che esercita in via esclusiva la responsabilità genitoriale (quando il giudice ritiene che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore);
  • l’affido condiviso, ovvero l’affidamento ad entrambi i genitori, che esercitano ambedue la responsabilità genitoriale (stessi obblighi e diritti sul minore, salvo diverse disposizioni).

Il nostro ordinamento privilegia l’affidamento condiviso garantendo il principio della bi-genitorialità, ovvero il diritto dei figli a mantenere con entrambi i genitori rapporti equilibrati anche dopo la cessazione della convivenza.
Questo ovviamente richiede sempre la continua cooperazione e impegno tra i genitori.

Se le condizioni però dovessero mutare nel tempo, i genitori hanno il diritto di richiedere in qualsiasi momento la revisione dei provvedimenti presi del giudice relativi l’affidamento, un esempio può riguardare le modalità dell’assegno di mantenimento.

Diritto di famiglia e assegni di mantenimento

L’assegno di mantenimento è un provvedimento economico che consiste nel versamento di una somma di denaro al coniuge economicamente debole o agli eventuali figli nati dal matrimonio, viene deciso dal giudice in sede di separazione tra i coniugi e può essere suscettibile di revisione nel tempo.

 

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Qualora vi siano i presupposti, in caso di separazione, di adempimento all’obbligo di assistenza materiale tra coniugi, permane l’obbligo da parte dei genitori di contribuire al mantenimento, all’educazione e all’istruzione dei figli, in misura proporzionale al proprio reddito.

Possiamo quindi distinguere due differenti situazioni:

  • assegno di mantenimento a favore del coniuge: il giudice decide che uno dei due coniugi versi all’altro un assegno periodico, la cui entità deve essere determinata tenendo conto dei redditi del coniuge obbligato e dei bisogni dell’altro;
  • assegno di mantenimento a favore dei figli: il giudice dispone l’obbligo di mantenimento da parte di uno dei due coniugi in favore dell’altro finalizzato al mantenimento dei figli minori, tenendo in considerazione la situazione reddituale e le attuali esigenze del figlio. Nel caso di figli maggiorenni, il diritto al mantenimento dura fino a quando il figlio si può ritenere economicamente indipendente e autosufficiente.

Diritto di famiglia e successione del coniuge

Nel caso in cui il defunto muoia senza lasciare testamento, o nel caso in cui il testamento sia invalido, l’eredità spetta alle persone legate al defunto da rapporti di parentela dette successibili (coniuge, figli, genitori, fratelli, altri parenti, per ultimo lo Stato).

In questo caso parliamo di successione legittima. Il principale successibile è il coniuge del defunto (anche separato, non divorziato). L’ammontare della quota di eredità del coniuge dipende dalla presenza di altri successibili.

 

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Le quote ereditarie nella successione legittima

Diritto di famiglia e separazione dei beni

La separazione dei beni è un regime patrimoniale in cui i coniugi rimangono titolari esclusivi dei beni acquistati durante il matrimonio, a differenza del regime di comunione dei beni.

La coppia può scegliere la divisione dei beni al momento delle nozze oppure in un secondo momento.

Se i coniugi scelgono la separazione dei beni, tutto quello che acquisteranno prima e dopo il matrimonio rimarrà di proprietà esclusiva di ciascuno di loro; ciò non gli impedisce comunque di possedere dei beni in comune (come ad es. l’acquisto di una proprietà cointestata dopo il matrimonio).

 

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La scelta della separazione dei beni è vantaggiosa per diversi aspetti:

  • In caso dei debiti o fallimento di un’impresa da parte di un coniuge, l’altra persona non avrà alcuna ripercussione (al contrario, nel caso di comunione dei beni potrebbe perdere fino al 50% dei proprio patrimonio);
  • non influisce sulla pensione di reversibilità e sull’eredità;
  • minori problematiche relative alla titolarità di beni in caso di separazione o divorzio.

Il nostro Studio sarebbe lieto di offrirvi una consulenza in merito a pratiche di diritto di famiglia, per tutto ciò che concerne atti e pratiche riguardante la tutela del patrimonio familiare.

Grazie alla nostra elevata preparazione in questo ambito, siamo in grado di garantirvi assistenza  per atti di famiglia, e qualsiasi tipo di pratica relativa i beni, gli immobili e il patrimonio.

Questo è un elenco di alcuni dei servizi curati dal nostro Studio:

  • comunione legale
  • separazione dei beni
  • obblighi alimentari
  • amministrazione del patrimonio
  • testamento o successione legittima

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